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Banche 2.0, il futuro in ambito bancario

    Se parliamo di banche, l’immagine collettiva che questa parola rievoca è quella di uno studio freddo e formale. E se vi dicessi che tutto sta cambiando? Anche le banche si preparano al futuro!

    Il progresso è evidente, ad esempio tutti i nostri conti bancari sono raggiungibili e gestibili tramite apposite applicazioni, da qualsiasi dispositivo ed a qualsiasi ora. Insomma, una banca liquida in perfetta sintonia con questa società sempre meno statica.

    Tecnologie del futuro

    Le banche sin dalla loro nascita nel lontano medioevo hanno continuato ad evolversi nel corso del tempo.

    La sfida è aperta, oggi più che mai. Siamo all’alba di una nuova era data la crescita esponenziale delle tecnologie che abbiamo a disposizione. Tra tutte citiamo, la cognitive computing, cloud e advanced analytics.

    Il dibattito e lo sviluppo dei nostri tempi vertono attorno a concetti come: trasparenza, semplificazione, sicurezza, omnicanalità e intelligenza artificiale. 

    Queste nuove possibilità non fanno che giovare alle nuove imprese, sempre orientate verso una competitività maggiore e costringono gli istituti bancari, più tradizionali, al rinnovamento. Pena, l’estinzione.

    Quale sarà il futuro delle banche?

    Al giorno d’oggi la questione futuro è più che mai accesa. Attualmente infatti ci sono sì tecnologie che permetterebbero alle banche di evolversi ma ne esistono altre che potenzialmente minacciano il futuro stesso. Basti pensare all’incredibile ascesa del protocollo Blockchain ed alla concorrenza sempre più spietata dei nuovi player, generalmente identificati sotto l’etichetta di Fintech.

    Blockchain: minaccia o risorsa?

    Abbiamo parlato di Blockchain, il protocollo sul quale vengono scambiati bitcoin ed altre criptovalute. Negli ultimi anni la questione è estremamente rovente data l’estrema flessibilità del protocollo nonché la sua sicurezza.

    In molti sostengono che tale metodo sarà alla base di una nuova rivoluzione, digitale, finanziaria e sociale. Infatti i suoi utilizzi sono molteplici; questa tecnologia ci permette di eliminare l’intermediario nell’ambito di una transazione ma non solo.

    Si pensi inoltre che l’applicazione della tecnologia Blockchain permetterebbe al giorno d’oggi di effettuare operazioni di notariato digitale al 100% attendibili. E soprattutto veloci ed economiche! Un vero e proprio scossone per la società odierna!

    Peraltro, in paesi come Danimarca ed Estonia sono state già sperimentate elezioni online attraverso un sistema basato proprio su Blockchain. I risultati sono molto promettenti. Trasparenza, affidabilità, anonimato e sicurezza sono garantite.

    Per quanto possa sembrare in competizione, e probabilmente lo è, la tecnologia Blockchain ha ricevuto apprezzamenti anche da diversi istituti bancari; in particolare dal consorzio “R3 Cev” composto da quaranta banche – le più influenti del pianeta – tra le quali le italiane Intesa Sanpaolo (Banco di Napoli) e UniCredit.

    Il futuro tra integrazione e rottura

    Nel futuro delle banche non esiste solo la prospettiva Blockchain. Realtà come Corvallis offrono nuovi strumenti sempre più all’avanguardia con i quali agire per innovare nella prospettiva della processualità e non solo nel semplice modo di fare banca. Come? Sfruttando l’intelligenza artificiale ed il software cognitivo.

    Nel futuro dunque la strada più vantaggiosa per tutti pare essere quella dell’integrazione.

    Niente guerra con le fintech, ma più sinergia e collaborazione tra più tecnologie e strategie che possano offrire un reale vantaggio e possano rilanciare l’autorevolezza perduta negli ultimi anni.