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Attacco ransomware a Kaseya e a centinaia di altre aziende: cosa dobbiamo imparare?

    È stato effettuato un attacco informatico molto grave ai danni della società statunitense Kaseya, società di informatica che offre software e soluzioni a centinaia di imprese. L’attacco ovviamente non ha preso di mira solo l’operato di Kaseya, ma di tutte le sue imprese clienti. Le imprese che hanno scelto Kaseya infatti si sono ritrovate con la loro attività del tutto bloccata. Per loro non era più possibile accedere ai sistemi. Come è facile capire, si tratta di un attacco che ha comportato una grave perdita economica per tutti, oltre che una perdita di tempo e un netto peggioramento della propria reputazione. Questo attacco informatico è più nello specifico classificabile come un attacco ransomware, che prevede quindi un riscatto. Il riscatto richiesto è di ben 70 milioni di dollari. Ad oggi questa cifra corrisponde al più grande attacco ransomware della storia.

    Una notizia come un’altra, dirà qualcuno. No, non è affatto così. Abbiamo molto da imparare infatti da una notizia di questa tipologia. Se una realtà informatica di altissimo livello, considerata leader nel suo settore, subisce un attacco così grave significa che la sicurezza che tutti crediamo sia oggi presente online in realtà non lo è affatto. Significa che c’è ancora molto da fare nel settore della cyber security, un settore in cui si apriranno quindi nei prossimi anni molte opportunità lavorative.

    Le opportunità lavorative a cui i problemi di cybersecurity daranno il via

    Come abbiamo appena avuto modo di osservare la cybersecurity di ogni azienda, organizzazione, realtà imprenditoriale deve essere migliorata. Proprio per questo motivo è plausibile credere che ognuna di queste realtà, anche la più piccola, darà vita nel corso dei prossimi anni ad un Security Operations Center. Un centro di questa tipologia deve ovviamente fare fronte a molte diverse attività. Deve conoscere le funzionalità di sicurezza presenti nelle infrastrutture IT di queste realtà e deve controllare che siano gestite al meglio e sempre operative. È poi necessario un monitoraggio costante, così da poter sventare i tentativi di attacco da parte dei cyber criminali. In caso di compromissione dei sistemi, deve saper reagire in modo immediato ed è importante anche che sia in grado di andare alla ricerca di soluzioni di sicurezza sempre nuove, sempre più al passo con i tempi che corrono. Mano a mano che i mesi passano, i cyber criminali diventano infatti sempre più scaltri e capace di eludere i sistemi di sicurezza. È necessario fare in modo quindi che i propri sistemi non risultino mai obsoleti.

    Come è facile capire, in un Security Operations Center devono lavorare persone molto competenti. Ma abbiamo persone così competenti a disposizione delle aziende? No, devono essere formate. Chi è alla ricerca di un posto di lavoro, non deve quindi far altro che seguire un buon corso Cybersecurity per avere la possibilità di accedere a queste interessanti opportunità.

    Un buon corso Cybersecurity: ecco alcuni utili consigli

    Un corso Cybersecurity permette a tutti, senza la necessità quindi di essere in possesso di requisiti particolari né di titoli di studio, di diventare esperti di sicurezza informatica. È un corso che permette di scoprire come le reti possono essere vulnerabile come i cyber criminali sono in grado di sfruttare a proprio vantaggio questa vulnerabilità. Affinché si possa parlare di un corso di alto livello, non deve essere fine a se stesso, ma progettato per garantire il superamento dell’esame CBROPS 200-201 per l’ottenimento della certificazione Cisco Certified CyberOps Associate. Tra i corsi che rispondono a queste caratteristiche, dobbiamo sicuramente ricordare quello organizzato da Vega Training e che prevede due diverse modalità di fruizione, lezioni frontali presenza in aula oppure lezioni a distanza in video presenza in tempo reale. Entrambe le modalità di fruizione prevedono un laboratorio pratico, che può essere fruito da remoto e 24 ore su 24.